Test Intolleranze con prelievo ematico, quali affidabili e quali scegliere?

 

I risultati di un recente studio tra tutti i migliori test su prelievo ematico attualmente disponibili sul mercato mettono in evidenza che solo alcuni hanno avuto particolare affidabilità e riscontro scientifico, vediamo quali e come valutarli.

Il test citotossico certificato su sangue, brevettato e notificato dal Ministero della Salute con marchio CE è il CytoTest della Italian Cytotoxic di Roma in collaborazione con la Natural S.r.l.

Per la riuscita del test è fondamentale la concentrazione di ogni materia prima che viene specificatamente diluita in acqua distillata (ogni alimento è diluito in modo diverso) per poi essere sottoposta ad elettroforesi e spettrofotometria delle proteine. Ciascun vetrino è sottoposto a sette lavaggi con specifici catalizzatori e relativi fissaggi. Utilizzato oltre che per la diagnosi di diverse patologie come cefalee, colon irritabile, dermatiti, iperattività, anche per valutare la performance sportiva agonistica. Ma la lettura dei risultati è ancora soggettiva e dipende molto dall’esperienza dell’osservatore.

 

Test immunoenzimatico IgG

Un’altra modalità utilizzata da moltissimi professionisti tradizionali e alternativi si è dimostrato quello basato sull’analisi delle immunoglobuline G (IgG), il più promettente tra gli attuali test e quello con risultati clinicamente significativi.

Esso è stato utile come guida per la dieta di eliminazione, con impatto clinico per diverse malattie. Ripetute esposizioni a un antigene possono produrre risposte similallergiche o ipersensibilità. Queste reazioni tardive sono determinate dalle IgG e compaiono dopo ore, o anche giorni, dall’esposizione iniziale. L’ipersensibilità ritardata al cibo scatena una risposta immune producendo anticorpi IgG. Gli anticorpi IgG sono elaborati circa un mese dopo il riconoscimento dell’antigene. In particolare i sottotipi IgG1 e IgG4 sono associati alla risposta immunitaria al cibo.

Gli studi sono stati condotti sul dosaggio delle IgG4 su pazienti asintomatici e pazienti con sintomi da reazioni avverse al cibo. I livelli di IgG4 nei pazienti sintomatici sono maggiori rispetto ai controlli, quindi il loro dosaggio permette di escludere l’intolleranza alimentare grazie al suo soddisfacente valore predittivo negativo.

Lo York Foodscan utilizza la metodica standardizzata ELISA per dosare le IgG, offrendo un alto grado di ripetibilità (>90%). Questo test si basa sul prelievo di sangue venoso o capillare e determina la presenza delle IgG prodotte verso 113 antigeni alimentari.

Il Natrix Food Intolerance Test dosa le IgG per un numero di alimenti pari a 184.

Il Cerascreen Rapid IgG4, anch’ esso test qualitativo basato su metodo Elisa, è un test rapido per lo screening dei 13 alimenti e mix riconosciuti come i principali responsabili di intolleranze alimentari. Si effettua con una sola goccia di sangue capillare ed il risultato è disponibile in trenta minuti.

Il dosaggio immunoenzimatico delle IgG4 specifiche e il test di citotossicità sono stati messi a confronto e dai risultati preliminari si è visto che c’è una buona concordanza (92-97%) tra le metodiche, facendo riferimento ad alcuni particolari allergeni come latte, albume e avena. Inoltre, dall’osservazione della casistica totale, inoltre si è visto come alcuni degli allergeni risultino più ampiamente rappresentati.

Nella tabella qui sotto sono riportati i principali test e la loro affidabilità riscontrata nello studio

 

Nessuna affidabilità

Bassa affidabilità

Alta affidabilità

Test iridologico

Test citotossico

York Foodscan

Test del capello

Prime test

Natrix Food Intoleranze test

Dria test

Alcat test

Cerascreen Rapid IgG4

Vega test

 

Cytotossico Fast

 

È stato evidenziato, recentemente, che, almeno in prima analisi, è poco indicativo indagare su un elevato numero di alimenti.

Infatti, uno studio condotto su 6 880 pazienti in base a 163 alimenti testati, ha indicato che solo 44 alimenti generano intolleranza con un’incidenza del 10% e solo 14 hanno superato la soglia del 20%. Tra questi alimenti figurano il latte di capra, vaccino e di pecora, l’albume, il lievito e vari formaggi.

Tutti questi alimenti, noti per il loro ruolo potenzialmente allergizzante, possono essere testati con Cerascreen Rapid G4.

Nella scelta del tipo di test è inoltre necessario considerare oltre che all’attendibilità scientifica anche il numero massimo di alimenti per singola prova. I test che considerano centinaia di alimenti hanno un prezzo ovviamente superiore a poche decine di alimenti. Inoltre, un altro importante aiuto per il paziente è dato dal considerare le categorie alimentari e le reazioni crociate al gruppo di appartenenza.

 

Categorie Alimentari e Cross Reazioni

Graminacee: avena -  bambù* -  kamut* -  canna da zucchero* -  farro* -  grano -  mais* -  malto -  miglio* -  orzo -  riso* -  segale. Possibili concomitanti allergie respiratorie -  le quali sono spesso prevalenti. E' spesso concomitante allergia inalatoria -  o presenza nell'anamnesi di riniti. Si può associare a cross-reazioni a alcuni tipi di frutta. Riso -  mais -  kamut -  farro -  miglio -  essendo biologicamente lontani dai precedenti -  formano ciascuno un sottogruppo a sé stante.

Gruppo grano: grano -  grano duro -  segale -  orzo -  avena -  malto di orzo -  germe di grano -  proteine del grano (seitan -  ecc.) -  pane -  pasta -  pasticceria -  gelati -  creme -  impanature e infarinature -  fondi di cottura con questi cereali.

Gruppo maiale: carne di maiale - lardo - strutto - salumi - prosciutto - piada romagnola con strutto.

Gruppo uovo: uova -  pollo -  galletto -  faraona -  salse -  creme -  paste all'uovo -  pasticceria e biscotteria varia -  liquori all'uovo (in genere la allergia/intolleranza coinvolge uovo e derivati dell'uovo in senso stretto -  meno anche le carni dei volatili. Tacchino e struzzo molto raramente danno allergie/intolleranze).

Gruppo dei lieviti: aceto -  funghi -  lievito di birra -  lievito per pane -  muffe -  alcuni formaggi (fermentati) -  yoghurt -  birra -  vini specie frizzanti-spesso concomita micosi da Candida spp. nell'intestino.

Leguminose: arachidi -  ceci -  carrube -  fagioli -  fave -  lenticchie -  liquirizia -  lupini -  piselli -  soia-lecitina di soia (si utilizza spesso come emulsionante nelle panificazioni industriali e nell'industria dolciaria) -  tamarindo -  oli di semi e margarine con soja e arachide. In molti pazienti si osserva una diversa reazione tra la soja e gli altri legumi: a volte essi reagiscono.

Gruppo olio di oliva: olio di oliva -  margarina -  olio di semi vari -  sott'oli -  olive.

Gruppo frutta secca noce -  castagna -  nocciola- rarissime situazioni -  ma molto pericolose -  di allergia con edema glottideo e shock anafilattico- arachidi (sono leguminose) -  mandorle -  anacardi -  pistacchi -  semi di zucca e girasole. Ciò che unisce questi alimenti in un unico gruppo è la possibile interferenza non solo allergica -  ma anche sul metabolismo lipidico.

Solanacee: pepe di cayenna -  melanzana -  paprica -  patata -  peperoncino -  peperone -  pomodoro -  tabacco-fumo di tabacco.

Gruppo del latte in generale e del lattosio: latte -  latticini freschi -  carni bovine e ovine -  salumi lavorati con latte -  salse -  burro -  panna -  formaggi stagionati. dolci -  pasticceria e panificazioni con latte -  burro -  panna -  mascarpone.

Chenopodiacee: barbabietola da zucchero- zucchero -  bieta -  bietolone rosso -  spinacio -  porro -  grano saraceno.

Rutacee: arancio -  bergamotto -  cedro -  chinotto -  lime -  limone -  mandarino -  pompelmo- è possibile una reazione cellulo-mediata -  a tipo dermatite da contatto (essenza di bergamotto -  idrossicitronellale).

Palme: cocco -  datteri -  sagù. Cross reazione con emulsionanti industriali come tegobetaina.

Musacee: banane.

Rosacee: sottogruppo DRUPE: albicocche -  ciliegie -  mandorle -  pesche -  prugne -  susine. sottogruppo POMI: mele cachi -  pere* (*basso potere allergenico) -  cotogne -  nespole.

Sottogruppo ACHENI: fragole -  lamponi -  more. Spesso le reazioni riguardano frutta di un solo sottogruppo. cross-reazioni con graminacee -  lattice e composite -  per questo -  a dispetto del suo non così alto consumo da parte della popolazione -  ingenera spesso reazioni allergiche.

Vitacee: ribes rosso -  ribes nero -  uva spina -  uva (+vino).

Gruppo acari: molluschi -  crostacei -  lumache - chi soffre di allergia respiratoria agli acari non dovrebbe mangiare questi alimenti.

Crucifere: cavolo broccolo -  cavolo cappuccio -  cavolo di Bruxelles -  cavolfiore -  cavolo verza -  crescione -  mostarda -  rapa -  ravanello -  rucola -  senape bianca.

Glutine: latte fresco -  yoghurt -  carne e pesce in scatola -  salumi e insaccati -  crudi e cotti -  tutti ad esclusione del prosciutto crudo di buona marca. salse ispessite con farina -  pepe e sale in polvere -  maionese -  salsa di soia e altre salse industriali (a meno che ci sia indicato chiaramente che non vi è glutine). burro -  panna -  coperture di alcuni formaggi a pasta grassa (brie -  chamois -  ecc.) -  farina di grano -  orzo -  segale -  avena -  kamut -  farro -  grano saraceno -  pane e biscotti -  prodotti di pasticceria -  paste -  lieviti artificiali (farina con bicarbonato). dolci -  cioccolatini -  caramelle -  marmellate e gelati industriali o semindustriali. dolci a base di farina e crema pasticcerà. Birra -  sidro -  ovomaltina -  caffè d'orzo o di miscele con cereali tostati. qualsiasi prodotto in commercio di industria in cui non sia indicata chiaramente la mancanza del glutine nella composizione -  o viceversa con indicazione di: preparati industriali con "leganti vegetali o cellulosici". Crusca -  muessli e preparazioni integrali miste. Farmaci confezionati in ostie o in capsule -  farro -  kamut -  grano saraceno contengono glutine -  per cui VANNO ESCLUSI dalla dieta.

Ovoalbumine = OVOALBUMINA (uovo e derivati): mimetismo molecolare da antigene streptococcico.

Lattoglobuline etc. = LATTOALBUMINA e LATTOGLOBULINA: mimetismo molecolare da antigene streptococcico -  Salmonella -  Escherichia coli. Vi sono delle forme respiratorie dove il principale problema è proprio il latte -  grazie al legame preciso di loggia tra meridiano di colon e di polmone.

Composite = Spesso con concomitante allergia inalatoria -  o presenza nell'anamnesi di riniti. Cross-reazioni con alcuni tipi di frutta. Questa allergia si può manifestare anche nella sua componente cellulo-mediata -  sotto forma di dermatite da contatto -  spreading eczema -  airborne dermatitis.

Olio di oliva = Spesso concomitanza con allergia inalatoria al polline dell'olivo -  inoltre vanno eliminati sott'oli e olive -  prodotti fritti già pronti -  snacks.

Solanacee = Questo gruppo di alimenti sembra assumere molta importanza nelle patologie cutanee -  come acne -  psoriasi -  etc. Molto importante -  perché si trova spesso in fumatori (che devono smettere di fumare.. ) -  spesso si associa a patologie cutanee croniche (es. psoriasi e acne) -  e a disturbi arteriopatici (controllare Chlamydiae -  in questo caso). Il tabacco è una solanacea!

Lievito di birra = Provoca disturbi collegandosi a una disbiosi intestinale con terreno particolarmente tendente alla acidosi. Si devono ricercare miceti -  soprattutto lieviti -  come la candida albicans (monilia) -  i metalli pesanti.

Intolleranza ai glucidi = 1) Intolleranza alle farine: distinguere il gruppo grano (comprende: grano -  grano duro - avena -  segale -  orzo -  malto di orzo) dal gruppo glutine. Inoltre controllare lo zucchero di canna (è una graminacea) -  lo zucchero di barbabietola (è una chenopodiacea -  per cui controllare il gruppo di riferimento).

2)Controllare mais -  riso -  miglio (cereali biologicamente lontani sia dal gruppo del glutine che da quello del grano). Kamut -  Farro -  Grano saraceno (quest'ultimo appartiene alla famiglia delle chenopodiacee) -  contengono glutine -  ma sono biologicamente lontani dal grano. Si possono utilizzare in caso di intolleranza al gruppo del grano -  ma non in caso di glutinopatia.

3)Inoltre controllare la frutta e il fruttosio (spesso questo è una ottima alternativa allo zucchero di canna e zucchero -  ad esclusione dei diabetici con insulino resistenza). Lo sciroppo di Acero può rappresentare una ottima alternativa in caso di disturbo alimentare da zucchero.

4)Il miele tendenzialmente sarebbe da escludere dalle diete -  in quanto reagisce sia con lo zucchero di canna che con lo zucchero di barbabietola.

5)Malti: dipendono soprattutto dal cereale di origine (orzo -  riso o grano).

6)Lieviti: possono essere collegati al metabolismo degli zuccheri -  e in genere l'intolleranza è da mettere in relazione alla presenza di miceti (soprattutto specie della Candida -  e -  per prima -  Candida albicans) -  e all'acidificazione del sistema.

Cucurbitacee = cetriolo -  cocomero -  melone -  zucca -  zucchina

Umbrellifere = anice -  carota -  coriandolo -  cumino -  finocchio -  pastinaca -  prezzemolo -  sedano.

Labiate = basilico -  maggiorana -  origano -  rosmarino -  timo -  santoreggia -  salvia- possibile -  anche se rara- dermatite da contatto cellulo-mediata.

Liliacee = aglio -  asparago -  cipolla -  scalogno.

Lauracee = alloro -  avocado -  cannella.

Gruppo del latte di mucca = latte vaccino -  formaggi -  yoghurt -  salumi lavorati con latte vaccino -  panna -  burro -  carne di vitello. Dolci -  pasticceria e panificazioni con latte -  burro -  panna -  mascarpone

Gruppo delle bevande nervine = caffè' -  te' -  cola -  cacao -  karkade' -  guaranà -  rosa canina-rosa di bosco -  mate.

Molluschi e Crostacei = formano a loro volta due gruppi distinti di intolleranza -  senza la concomitante allergia ad acari. Gli stessi sono forti liberatori di ammine vasomotorie.

Gruppo del riso del farro e del kamut = sono ciascuno distintamente un gruppo a sé stante.

Gruppo delle carni rosse = carne di manzo -  castrato -  agnello -  vitello -  maiale -  salumi e preparati con queste carni.

Patologia da Nickel alimentare = dipende da una mucosite da contatto cellulo-mediata; data la sua relativa frequenza -  viene trattata a parte. Essa causa ritenzione idrica -  eczema papuloso diffuso -  con prurito -  disturbi intestinali -  astenia. Eliminare dalla dieta: cibi cotti in acciaio (la bollitura di pasta e verdure è permessa); bibite in lattina; alimenti in scatola di latta; e inoltre il nickel è abbondante nei seguenti alimenti: fagioli -  piselli -  asparago -  spinaci -  mais -  thè -  cacao e cioccolato -  pomodoro -  funghi -  lievito -  farina di grano tenero -  cipolla -  rabarbaro -  ostriche -  aringa. Grassi idrogenati vegetali (margarine e simili) e in tutti i prodotti da forno con essi preparati (leggere attentamente la composizione nella parte merceologica dell'etichetta).

 

Conclusioni

Lo studio in esame ha evidenziato che soltanto 14 alimenti sono stati riscontrati “intolleranti” con una percentuale che superato la soglia del 20%. Questa prevalenza statistica potrebbe stare ad indicare una maggiore probabilità ad essere soggetti ad un certo tipo di intolleranze piuttosto che altre per fattori che potrebbero essere molteplici ma nello stesso tempo mettono in evidenza che test su centinaia di alimenti potrebbero addirittura essere inutili oltre che poter includere statisticamente falsi positivi. Inoltre la successiva terapia comunemente definita “ad eliminazione”, cioè eliminazione dalla dieta di tutti gli alimenti rilevati e quindi ritenuti i veri “colpevoli” della intolleranza e più spesso del quadro sintomatologico riferito dal paziente, potrebbero essere decine o anche diverse decine. Fermo restando la scarsa probabilità della reale e contemporanea presenza di decine di alimenti causa di intolleranze, è comunque vero che eliminare contemporaneamente diverse decine di alimenti sottoporrebbe il paziente ad un disagio non trascurabile nel rispettare questa dieta e lo esporrebbe ad un molto probabile sbilancio nutrizionale che potrebbe apportargli problemi ancora maggiori.

 

Tutto ciò impone una seria e attenta valutazione da parte degli operatori del settore nel considerare non solamente l’attendibilità scientifica, ma anche il numero massimo di alimenti da prendere in considerazione per singolo test, se si tratta di un primo screening o di test di conferme, inoltre, sono importanti da considerare le Categorie Alimentari e le Cross reactions, che, come descritto, possono ridurre sensibilmente il numero dei singoli alimenti da ricercare e con esso il costo del test.

 

- FOOD INTOLERANCE: AN UPDATE OF DIFFERENT ALTERNATIVE DIAGNOSTIC TESTS - B. PALMIERI , S. CAPONE , A. ESPOSITO , G. FISTETTO , T. IANNITTI

- TRATTATO DI MEDICINA DELL’INFORMAZIONE VOL. II – URBANO BALDARI

Lascia la tua opinione

* campi obbligatori (l'indirizzo email NON verrà pubblicato)

Autore*

email*

url

Commento*

Codice*